Nel 275 a.C, lo storico greco-babilonese Berosso, nel suo trattato “Storia di Babilonia”, descrive una misteriosa creatura apparsa improvvisamente nei fiumi della Mesopotamia, venuta dal cielo, e recatasi nelle acque, da dove istruiva agli uomini sulla conoscenza e la civiltà.
“questo essere non si nutriva mai, ma parlava con gli uomini tutto il giornoaveva insegnato a costruire le case e a fondare i templi, a fondare le leggi, e distinguere i semi della terra e a raccogliere i frutti, aveva insegnato i principi della geometria e insegnamenti astronomici. Aveva insegnato agli uomini la civiltà. I suoi insegnamenti erano così universali, che, dopo quell’epoca, non fu aggiunto nulla per migliorarli. Quando tramontava il sole, l’essere si tuffava in mare e attendeva tutta la notte nelle profondità marine in quanto anfibio, Dopo di lui apparvero altri animali simili a lui”.
“Diceva di chiamarsi Oannes. Secondo la mitologia d’Oriente, era comparso dal Mare Eritreo ed era un animale dotato di raziocinio; tutto il suo corpo era come quello di un pesce; aveva sotto la testa di pesce un’altra testa, e dei piedi umani, aggiunti alla coda di pesce. Anche la sua voce ed il linguaggio erano umani e articolati. Oannes rimase fra gli uomini senza mangiare, insegnò a loro, che erano ancora molto primitivi, le lettere, le scienze, le arti e le tecniche, compresa l’agricoltura. Ogni sera rientrava nel mare e rimaneva in acqua, perchè era anfibio; scrisse anche un libro sull’origine delle cose e sul vivere civile. Dopo di lui apparvero altri esseri, simili a lui, chiamati APKALLUS”
Con queste parole Berosso, scriveva di questo Dio, un essere metà pesce, metà uomo, che venuto dal cielo si è tuffato nelle profondità del mare, da cui emergeva per parlare agli uomini.
Si potrebbe dire che questo essere è una creatura fantastica, leggendaria, con cui trovare un espediente per spiegare lo sviluppo della civiltà umana. Ma qui sorge una domanda, che è sempre la stessa di questo filone archeologico.. Come mai una creatura con questa descrizione si trova in tutte le parti del mondo?
Oannes, è un nome che in siriano significa “straniero”; “diverso”.
Il culto del dio anfibio, è molto diffuso nelle civiltà mediorientali dei millenni prima di Cristo, i filistei, lo chiamavano Dagon, e i Dogon del Mali, Nommo. Oannes, presenta tante analogie, con Dagon e Nommo. In tutti i casi, si tratta di una creatura che è venuta dal cielo e che giunto sulla terra si sia rifugiato in luoghi acquatici, a causa della sua morfologia, e da qui, come essere pacificatore avrebbe civilizzato l’umanità.
Ma ritorniamo all’universo..
Gli Oannes, avevano delle cognizioni astronomiche che avrebbero trasmesso a queste civiltà primitive, conoscenze di pianeti, di stelle di orientamenti stellari. Esiste un cilindro sumero che mostra il sole con attorno i nove pianeti, come è possibile avere questa sorta di conoscenza?
Come è possibile che popoli così primitivi possano avere cognizioni astronomiche così importanti? Oannes è la pietra miliare per il continuo di questa indagine che induce a pensare che il genere umano, sia stato in qualche modo aiutato da forme di vita aliene, che ne hanno garantito lo sviluppo progressivo attraverso le ere di questo pianeta.