I Dogon, e l’antica conoscenza dell’universo..

Che relazione c’è tra i Dogon e Sirion C?

Il sistema di Sirio, e la recente scoperta di Sirio C.


Sirio, la stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore,
la stella più splendente nel cielo. Costituisce un sistema binario con Sirio B, La prima Nana bianca riconosciuta nell’ambito della classificazione delle stelle. Questo sistema, con in suoi 8 anni luce di distanza, è fra i prossimi al sole.
Il sistema di Sirio, fa parte della corrente stellare dell’orsa maggiore, Il sorgere di Sirio indicava nella cultura Egizia e in quella Assira, l’inizio dell’anno. L’analisi del moto orbitale della coppia Sirio A-B, ha permesso di identificare, la presenza di un terzo corpo definibile come SIRIO C.
negli anni 30 l’ipotesi venne affrontata dall’italiano Zagar, su una base di una accurata e lunga osservazione degli astri. E solo di recente, è stata appurata con certezza la sua esistenza.
Attraverso gli studi effettuati in questi ultimi decenni, si è scoperto che la massa di questo corpo celeste, è più piccola rispetto a Sirio A e Sirio B, e sembra posta al limite, considerato inferiore per gli astri di rango stellare. E’ quindi una minuscola Nana rossa con intensità luminosa inferiore rispetto alle altre due stelle, e difficile da localizzare otticamente, se nn in determinati periodi di moto di Sirio A e Sirio B.

DOGON
I Dogon sono una popolazione africana del Mali. Questa popolazione, di circa 240.000 individui, occupa la regione della falesia di Bandiagara a sud del fiume Niger e alcuni gruppi sono stanziati nei territori attigui al Burkina Faso. Sono prevalentemente coltivatori di miglio e hanno una particolare abilità come fabbri e scultori.

La lingua dogon presenta caratteristiche particolari, molte varianti e molti dialetti. Ogni membro di questa popolazione ha quattro nomi: un nome proibito, segreto, un altro che è “corrente”, uno che si riferisce alla madre e uno è il nome della classe di età. Per evitare problemi con le altre parole di uso comune, questi nomi sono presi dai dialetti di altre tribù Dogon. Ogni nome ha un significato linguistico.

Nel 1954, fu redatto un libro “African World”, il testo racconta gli usi e i costumi delle varie popolazioni africane. Uno dei capitoli, accennava ai Dogon, e alle loro teorie cosmologiche raccolte dagli antropologi francesi Griaule e Dieterlen, che tra il 1946 6 e il 1950, effettuarono delle ricerche tra le tribù Dogon. Prima di allora, questa tribù non ha mai avuto alcun contatto con il mondo occidentale.
Attraverso i loro studi i due antropologi, raccolsero le memorie di un vecchio sacerdote della tribù, Ogo Temmeli, Il primo Dogon, che rivelò i segreti detenuti per millenni, dalla casta sacerdotale dei Dogon.

Il Sacerdote, fornì ai due antropologi precise indicazioni sul sistema di sirio, che ancora non erano a conoscenza del mondo astronomico occidentale. Nel 1950 Dieterlen, pubblicò tutte queste tesi su un altro libro, “Le Renarde Pale”, ma solo oggi è stata confermata la mitologia Dogon come attendibile

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Si tramanda che i Nommo, creature anfibie civilizzatrici, fossero giunte sulla terra attraverso un fascio di luce, provenienti dalla stella Sirio. I Dogon infatti erano a conoscenza, del fatto che Sirio è un sistema multiplo, con SIRIO A- SIRIO B, SIRIO C. Sirio B ruota intorno a Sirio A, la stella principale con un orbita ellittica, e con un periodo di circa 50 anni. Inoltre, cosa più importante, conoscevano l’esatta posizione di Sirio A (la stella alpha) con l’esatta orbita ellittica di Sirio B attorno alla stella principale. Sirio A era chiamata PO TOLO, dove Tolo significa stella e Po è il nome che danno a un particolare cereale che ha la caratteristica di essere pesante nonostante la sua piccola grandezza; un chicco pesante.
Sirio A è una nana bianca con densità estremamente elevata. I Dogon inoltre sostenevano che oltre a Sirio B, Sirio A fosse accompagnata da un altra stella e il suo nome era EMMEIA, ossia Sirio C, 4 volte più leggera di Sirio B e orbitava intorno a Sirio A con un moto orbitale che durava 6 anni. Sapevano quindi che Sirio è un sistema ternario.
Sirio B la piccola nana bianca, è stata studiata per la prima volta nel 1970; Sirio C è stata individuata solo nel 1997.
Queste conoscenze astronomiche dei Dogon, sono di fondamentale importanza, perchè ancora oggi non si riesce a dare una spiegazione antropologica alla loro sapienza.
La conoscenza dei Dogon però non è solo limitata alla scoperta del sistema ternario di Sirio.
Il sacerdote Dogon, ha continuato a parlare del pianeta Saturno, descrivendolo all’interno di un cerchio, più grande (i famosi anelli di saturno) e sapeva che Giove possiede accanto a se 4 sorelle. (le lune galileiane). Erano perfino a conoscenza del fatto che la terra era come una sfera, e non piatta e rotonda, e conoscevano il principio di rotazione sul proprio asse e così come conoscevano la rotazione degli altri pianeti e i moti della luna. Sapevano che la luna è morta e dissecata, e che l’universo è un infinità di stelle e di vita “intelligente”, La via Lattea ha un movimento a spirale al quale partecipa il Sole.
Notizie che appaiono scontate e banali per la civiltà occidentale, ma se ci soffermassimo a capire che questi indigeni sono venuti a contatto per la prima volta col mondo occidentale solo nella seconda metà del 900, senza conoscerne lingua e usi, una civiltà chiusa, che ha deciso di tramandare al mondo (per puro caso a due studiosi che si sono avventurati nel Mali per la loro sete di conoscenza ) il suo sapere millenario. A questo si aggiunge che i Dogon conoscevano già prima del 1940 l’esistenza di Sirio B e di Sirio C scoperte dopo.

I Nommo, che avrebbero tramandato questa conoscenza ai Dogon,erano per loro degli esseri divini, forse sono state delle entità aliene, con cui in passato I Dogon sono venuti a contatto; perchè Sirio B non è visibile a occhio nudo, e tanto meno Sirio C, l’unica stella distinguibile è Sirio A. Qualcuno deve aver trasmesso questa conoscenza a questo piccolo e semplice popolo.
Stando a quanto dice Ogo Temmeli, I nommo erano metà uomini metà pesci, che scesero dal cielo a bordo di una grande arca circolare, e che utilizzavano l’acqua per sopravvivere. Inoltre i Dogon facevano distinzione tra L’arca che li portò sulla terra, e un altra arca che rimase in cielo. Forse alieni venuti sulla terra con una astronave?
Secondo la tradizione Dogon, la prima cosa che fecero questi semidei una volta discesi dal cielo, è stata quella di andare a cercare l’acqua per potersi immergere.
L’incontro con i Nommo, non è avvenuto però nel deserto in cui ora loro risiedono, ma probabilmente nel Mediterraneo, Luogo da dove forse i Dogon provvengono realmente, infatti secondo alcuni studiosi, I Dogon discenderebbero da un popolo mediterraneo i Garamanti, che giunsero sull’altipiano del Bandiagara tra il 1200 e il 1500 (d.C.) giungendo dall’Iraq.
Questi popoli hanno contratto rapporti con la civiltà Egizia e Assira, e forse il confronto con queste popolazioni, ha permesso loro di possedere queste conoscenze astronomiche o viceversa.

Giunti alla conclusione, è doveroso porsi delle domande..
E’ possibile l’esistenza di un filoconduttore alieno in civiltà diverse attraverso luoghi differenti e attraverso la storia?

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