Archeologia Proibita

Essa smonta il concetto di sviluppo dell’umanità da lineare a ciclico. I cosiddetti oggetti fuori dal tempo,”opart” sono reperti tecnologici che testimoniano l’esistenza di civiltà avanzate in epoca preistorica e ciò significa che il livello del progresso di una civiltà sale e scende bruscamente nel corso dei millenni.
Darwin parla di evoluzione lineare, questa storia la sapete tutti; Aristotele sostiene che l’uomo è sempre esistito ciclicamente , a causa di immani catastrofi, perde quasi tutta la sua civiltà e la scienza costruita, ma ne conserva sempre qualche frammento che poi daccapo incrementa e svolge.

riporto qualcosa dall’introduzione della metafisica
Rigo 11
“L’uomo per Aristotele è sempre esistito e a cicli, a causa di immani catastrofi, perde quasi tutta la sua civiltà e la scienza costruita, ma ne conserva sempre qualche frammento che poi daccapo incrementa e svolge.
Anche nelle più terribili catastrofi, dunque non avviene il distacco totale della verità. In altri termini: alcune verità di fondo l’uomo, non le smarrisce mai; alla peggio le corrompe, ma se conserva sempre un nucleo centrale.”

Rigo 22
“Un testo del libro XII è veramente esemplare a questo riguardo:
Degli antichi e degli antichissimi è stata tramandata ai posteri una tradizione , in forma di mito , secondo la quale sono questi gli Dei e il divino circonda tutta la natura. Le altre cose sono state, poi, miticamente aggiunte per infondere persuasione nel popolo e indurlo e per far osservare le leggi ed il bene comune. Dicono infatti che gli Dei hanno forma umana e che sono simili a certi animali, e , a queste, altre cose aggiungono della stessa natura o analoghe. Di queste, se, prescindendo dal resto, si perde solo il punto fondamentale: cioè l’affermazione che le sostanze prime sono gli Dei, bisogna riconoscere che essa è fatta per divina ispirazione. E’ poichè, come è verosimile, ogni scienza e arte fu trovata fu trovata e poi nuovamente perduta, bisogna ritenere che queste opinioni degli antichi si sono conservate fino ad ora come reliquie.”

La causa del collasso di una civiltà potrebbe esser cercata nelle dinamiche di cataclismi naturali o guerre. Per questo motivo tutti i popoli più antichi tramandano il concetto di ere, ovvero di uno spazio ben definito nel tempo in cui l’umanità è precipitata nel caos dopo essersi evoluta. Gli antichi documenti indiani in sanscrito, riferiscono di creature-divinità provenienti da altre parti dell’Universo su carri volanti conosciuti con il nome di Vimana , l Ramayana è pieno di descrizioni di tali immense aeronavi, per esempio il carro del re di Lanka, Vibhasana, viene così descritto: “Quel carro si muove da sé, era tutto lucente e dipinto: aveva due piani e molte finestre molte camere e tante bandiere; mentre volava emetteva un suono melodioso che sembrava un mormorio”. Altri testi su cui documentarsi: Mahabharata, Mausola Parva, Srimad Bhagavatam. Si racconta inoltre della distruzione atomica di una città, Mohenjo-Daro.
Ritrovati segni di distruzione, quali pavimenti vetrificati e mattoni calcinati, scheletri radioattivi e sorpresi dalla distruzione sono simili a quelli delle uniche bombe atomiche lanciate su un bersaglio abitato: Hiroshima e Nakasaki. In entrambe le città giapponesi sono stati rinvenuti i segni della devastazione di Mohenjo-Daro,

Qui mi limito ad una finestra introduttiva per quel che verrà.

Opart:

Vimana’s atomic wars in Mohenjo-daro at the time of the Malakhim

Are Mohenjo-daro and Harappa the remains of an ancient lost civilzation in India destroyed by atomic warfare as descibed by the Vedas?

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